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A oltre dieci anni dal volume "La gestione delle raccolte digitali in biblioteca", l'autrice torna a occuparsi di collezioni bibliotecarie digitali in un contesto documentario che nel frattempo è notevolmente cambiato. Quella che appariva allora come un'attività in continuità con la gestione delle raccolte tradizionali, ha oggi assunto una complessità tale da rendere il concetto stesso di "raccolta bibliotecaria" mutato nella sostanza e da portare a chiedersi se si possa ancora parlare di raccolte bibliotecarie. Il mondo documentario è caratterizzato da una grande frammentazione che rende necessaria non solo la gestione dei documenti ma anche quella dei dati e l'attività di costruzione delle raccolte risiede molto nelle potenzialità del discovery. I bibliotecari che si occupano di sviluppo delle collezioni devono affrontare nuove sfide legate all'open access, alle questioni etiche e di privacy, alle implicazioni dei metodi di valutazione della ricerca scientifica, alle dinamiche che portano gli editori a diventare sempre più fornitori di servizi evoluti e chiamano le biblioteche a trasformarsi in soggetti produttori di contenuti.